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Come affrontare il Travaglio e il Parto? Come rilassarsi e poter vivere una bella esperienza di Parto!

Il travaglio e il parto sono momenti molto particolari nella vita di una donna. Sono attimi molto felici perchè nasce il bambino che la mamma ha aspettato per tanto tempo, che ha cercato a lungo.

Durante i nove mesi di gravidanza hai coccolato tuo figlio, gli hai parlato e ora finalmente è arrivato il momento entusiasmante di conoscerlo!

conoscere il neonato

Queste emozioni positive entrano però in contrasto con tutti i racconti dei parti, a volte magari andati male, che hai ricevuto da amici e parenti o passanti che si sono sentiti in dovere di raccontarti la loro sfortuna. Così ti è capitato di passare notti insonni a cercare informazioni su internet e pur non sapendo cosa ti aspetterà si crea in te tanta ansia e paura: paura per il dolore, per quello che ti verrà fatto, che qualcosa vada storto.

In realtà ogni gravidanza, ogni parto e ogni travaglio è una storia a sè. Se tu magari sei alla seconda gravidanza ti sei già accorta che nella prima potresti aver avuto nausee e nella seconda no o viceversa, che hai avuto sintomi differenti.
Ogni storia e ogni bambino è diverso per cui la cosa fondamentale per vivere una bella esperienza di parto è non ascoltare le esperienze altrui (so che è difficile!), credere nella tua forza (che è immensa e in quel momento hai dentro di te un coraggio che non hai mai avuto nella tua vita!) e nella forza del tuo bambino. Insieme siete una squadra fortissima e riuscirete a collaborare.

Durante il travaglio sarai seguita da un’ostetrica, avrai il tuo compagno/marito o la persona che hai scelto vicino e l’unica cosa che potrai fare è ascoltare il tuo corpo e cercare di seguire il tuo istinto.

Nell’era moderna noi donne abbiamo un po’ perso la nostra sfera istintiva e il momento del parto invece è un momento dove deve venire fuori: dobbiamo seguire il nostro istinto e la nostra parte “animalesca”.
Ci sono diversi studi che spiegano l’importanza dell’ambiente in cui il travaglio avviene. L’ideale è che sia un ambiente familiare, che ti metta a tuo agio.
E’ importante quindi che tu ti senta bene nell’ambiente in cui sei, che ti senta protetta e sostenuta.

Le contrazioni uterine, che sono  il “motore” di un travaglio attivo, vengono scatenate dall’ossitocina. Ma l’ossitocina potrebbe essere bloccata dall’adrenalina e dalla noradrenalina, in questo caso le contrazioni rallenterebbero e di conseguenza si allungheranno anche i tempi del travaglio di parto. Queste, che vengono chiamate catecolamine, vengono prodotte dal nostro corpo quando c’è un pericolo, quando abbiamo paura, e inducono il nostro corpo a scappare dal pericolo.

L’evento parto è da sempre nella storia un evento che necessita di protezione: bisogna proteggere la donna in travaglio e il suo bambino.
Per questo se c’è una condizione di paura e di pericolo il tuo corpo reagirà di conseguenza dicendo “ho paura, sono in pericolo, quindi non è il momento adatto per partorire”. In questo caso può succedere che le contrazioni si fermino, rallentino e quindi rallenterà anche il travaglio di parto.

Oltre a questo ovviamente il travaglio e il parto non dipendono soltanto dalle contrazioni. Infatti la buona riuscita di un parto naturale dipende anche dalla posizione in cui si trova il bambino che può aiutare a velocizzare o meno il travaglio.

Ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutarti per affrontare al meglio il travaglio, restare più tranquilla e rilassata possibile così da far progredire il travaglio.

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