Evento in Presenza gratuito
Benessere Femminile Incarnato
Lunedì 24 Febbraio dalle ore 20.30
Dove: Malesco (VB) presso Sala Trabucchi.
Prenotazione necessaria.
Partecipazione Gratuita.
Lunedì 24 Febbraio dalle ore 20.30
Dove: Malesco (VB) presso Sala Trabucchi.
Prenotazione necessaria.
Partecipazione Gratuita.
Embodiment & Mistic Mentor, Ostetricia ancestrale e Spirituale, Evoluzione femminile
Embodiment & Mistic Mentor, Ostetricia ancestrale e Spirituale, Evoluzione femminile
La natura è una grande medicina per noi donne, una guida unica e meravigliosa che ci permette di vedere e sentire ciò che è dentro di noi e trovare guarigione.
C’è una profonda connessione tra il nostro corpo e la natura: siamo esseri naturali, parte integrante del mondo animale, e questa connessione ci fa ritrovare un contatto profondo con il nostro benessere.
La natura è parte integrante e fondamentale, credo che da essa possa arrivare una grande guarigione per noi, soprattutto noi donne che abbiamo un rapporto unico e speciale con la ciclicità, la stessa che è presente in natura.
Introdurre la ciclicità nella nostra vita è di centrale importanza, in una società che ci chiede linearità, chiusura, linee dritte, e in cui è poco o quasi nulla contemplata la ciclicità, l’andamento non lineare tipico del femminile. Un primo importante modo per contattare, conoscere e interiorizzare questa ciclicità ci giunge proprio osservando la natura.
In natura esistono fasi, come nella nostra ciclicità, nel nostro ciclo mestruale naturale:
pensiamo al ciclo delle stagioni (inverno, primavera, estate, autunno), le fasi lunari (Luna Nuova, Luna Crescente, Luna Piena, Luna Calante), anche il ciclo vita-morte-vita.
Tutto ha un inizio e una fine, una nascita e una morte, niente resta così com’è.
Possiamo utilizzare quello che c’è di buono in questa ciclicità, questo andamento, aprendoci alla gioia.
Non c’è vita senza morte, non c’è gioia senza dolore, non c’è felicità senza tristezza. L’oscurità è necessaria per conservare la fertilità e poter rinascere.
Noi come donne abbiamo il privilegio di poter morire e rinascere ogni mese attraverso il ciclo mestruale.
Possiamo trarre beneficio da questa morte apparente preparandoci durante la fase premestruale, come accade alla Luna durante la fase calante e alla natura durante l’autunno, e vivendo questa discesa con consapevolezza. Possiamo chiederci: “Cosa posso lasciar andare per essere più felice, più autentica?”, e prenderci quella pausa per lasciar andare, liberarci, rallentare.
Questo richiede energia, quell’energia che è interna, non esteriorizzata, quell’energia insita nel seme che giace nella profondità della Terra durante tutto l’inverno, protetto dalla coperta di foglie secche. Quell’energia che gli permetterà con l’arrivo della primavera di prepararsi con calma, con i suoi tempi, a rinascere, bucare il terreno ed esprimersi in tutta la sua bellezza.
E’ necessaria, per questo, una fase di stasi, di riposo, per poi brillare e sbocciare, non si può sempre andare a mille, essere sempre performanti, essere sempre sul pezzo. Questo è il percorso diretto per il fallimento, per l’autodistruzione…
La guarigione per noi donne inizia prima di tutto dall’integrare la nostra ciclicità: solo rispettando i nostri tempi, i nostri ritmi, possiamo davvero sbocciare, brillare, portare la nostra luce nel mondo.
Come abbiamo visto la natura è una saggia maestra e guida per questo, ma non solo.
La natura è un’ottima medicina per noi donne. Io utilizzo tanto la connessione con la natura per accompagnare le donne a trovare la propria guarigione, a creare il loro benessere partendo da sè stesse. Ricordiamo sempre che noi siamo natura, siamo parte integrante di essa, non staccate da essa, anche se a volte pensiamo il contrario, o ci fanno credere il contrario.
Ci sono enormi benefici anche solo a stare in contatto con la natura, in un bosco, in una foresta, a osservare in silenzio la maestosità della natura, che presto in primavera inizierà a dare il meglio di sè.
La natura ci offre e si dona per darci il meglio, anche se a volte siamo così pronte a giudicarla aspramente, lei comunque si dona sempre per amore, per il nostro pieno benessere, a favore della vita.
Io ho scelto di seguire la via della natura anche utilizzando nel mio lavoro i rimedi naturali: quali in particolare fitoterapia e floriterapia. Sostengono i processi del corpo e ci aiutano a prenderci cura di noi e del corpo.
Vediamo di conoscerli un pochino più nel dettaglio.
La Floriterapia, in breve, è una disciplina che utilizza rimedi preparati con i fiori. In particolare io utilizzo i Fiori di Bach per lavorare ad un livello di benessere psico-fisico ed emozionale.
I fiori ideati da Edward Bach intorno alla prima metà del ‘900 ci aiutano a sostenere il nostro percorso alla ricerca del benessere, lavorando su piani sottili ed emozionali, inducendo nuove vibrazioni in noi, nella nostra anima.
Questi trattamenti si basano su un’intuizione del medico Edward Bach, che abbraccio profondamente, secondo la quale la malattia non è solo una manifestazione, un disturbo isolato, ma una domanda che il corpo pone e che lo spirito deve ascoltare, se non vuole rimanere intrappolato in quel malessere.
Io utilizzo questi rimedi, in caso di necessità, all’interno dei miei percorsi, dopo aver conosciuto bene la donna che sto seguendo, perchè sono rimedi sempre da personalizzare, non esiste un protocollo che vada bene per tutti, essendo ognuno di noi profondamente diverso e unico.
La Fitoterapia, in breve, è una disciplina che utilizza composti naturali, erbe e piante, e i suoi principi curativi. Si può beneficiare di questo attraverso varie tipologie: decotti, infusi, estratto secco, tinture, gemmoderivati. Al contrario dei farmaci, dove il principio è sintetizzato chimicamente, nei prodotti fitoterapici si utilizza direttamente l’erba, la pianta, sotto varie forme.
Al di là dei rimedi e delle tecniche che utilizzo, ci tengo a precisare una cosa fondamentale, che prescinde dallo strumento utilizzato ed è alla base del mio lavoro e del mio approccio alla salute e al benessere:
Al centro c’è la persona e non il sintomo. Non esiste il rimedio, l’erba, la tecnica, per quel sintomo, ma esiste un rimedio, un’erba, una tecnica per quella persona con quelle caratteristiche, la sua storia, la sua situazione nel particolare.