Evento in Presenza gratuito
Benessere Femminile Incarnato
Lunedì 24 Febbraio dalle ore 20.30
Dove: Malesco (VB) presso Sala Trabucchi.
Prenotazione necessaria.
Partecipazione Gratuita.
Lunedì 24 Febbraio dalle ore 20.30
Dove: Malesco (VB) presso Sala Trabucchi.
Prenotazione necessaria.
Partecipazione Gratuita.
Embodiment & Mistic Mentor, Ostetricia ancestrale e Spirituale, Evoluzione femminile
Embodiment & Mistic Mentor, Ostetricia ancestrale e Spirituale, Evoluzione femminile
Questa puntata del podcast è un approfondimento a questo articolo del blog in cui parliamo del rapporto e la relazione con la nostra mamma. Questa relazione è la principale e più importante della nostra vita, la prima che il bambino ha dalla nascita.
Per questo ci influenza molto, influenza il nostro rapporto con il grembo, con il nostro benessere.
Ti invito ad andare a leggere l’articolo per approfondire questi temi.
In questa puntata del podcast voglio collegarmi a quell’articolo perché un punto fondamentale e imprescindibile del lavoro interiore, soprattutto con il femminile, è sanare, guarire il rapporto con la mamma, tornare dalla nostra mamma.
Non è un lavoro di un giorno, ma di tempo, perché ognuna di noi ha bisogno di tempo per lavorare su una relazione così primaria e fondamentale.
Cosa significa questo? Fondamentalmente portare amore in quella relazione, portare amore nell’immagine della propria mamma.
Questo non significa per forza farlo fisicamente, ma almeno pacificare l’immagine della propria mamma dentro di sé.
Secondo Hellinger, il padre delle costellazioni familiari e sistemiche, c’è una gerarchia per l’amore. Ovvero i genitori danno ai figli, donano ai figli. Molto spesso questa gerarchia non è rispettata e i figli si arrogano il diritto/dovere di dare ai genitori, di aiutare i genitori. E questo crea relazioni malsane. Rabbia inespressa, e soprattutto incapacità di ricevere. Di aprirsi a ricevere, non solo dai genitori, ma anche dalla vita. E questo ci porta poi a ricevere poco dalla vita, perché giudichiamo con arroganza anche quello che la vita ci offre.
Quando porti guarigione alla relazione con la mamma, il passo successivo è diventare madre di te stessa.
Quando cresci e sei adulta, spesso rimani in realtà bambina, una bambina che vuole essere vista, amata, ascoltata, e non sanando il rapporto con la mamma, cerchi la mamma dappertutto. Nel tuo compagno, nell’amica, nel professionista a cui chiedi aiuto, nel medico, ecc.
E non ti assumi le tue responsabilità.
Perché di fatto non sei adulta, ma sei una bambina, ferita e arrabbiata.
Quando ci si pone in questo modo inevitabilmente anche qui la relazione non è paritaria, non è nutriente e non è probabilmente quello che stai cercando.
O ti opponi duramente a quello che incontri, come ad esempio a consigli sulla salute per esempio. Oppure al contrario ti affidi completamente, affidando te stessa e il tuo corpo.
Entrambi questi casi non ti porteranno ad essere soddisfatta della cura ricevuta, perché non sarai presente e centrata a te stessa prima di tutto.
Essere madre di te stessa significa amarti, conoscerti, accettarti e accoglierti così come sei. Essere la sovrana della tua vita. Assumerti le tue responsabilità e non delegare.
Perché solo tu conoscendoti profondamente puoi veramente sapere cos’è meglio per te.